Spett. ministro Fornero,
ci rivolgiamo a Lei in quanto titolare del dicastero del Lavoro e delle Politiche sociali con delega alle Pari Opportunità. L’Italia, assieme alla Grecia, è l’unico Paese dell’Unione Europea a non offrire alle coppie omosessuali alcuna opzione: né matrimonio né patto civile. Si crea così una palese disparità tra le coppie conviventi a seconda dell’orientamento sessuale. Questa disparità porta a gravi ed evidenti discriminazioni che vanno a toccare diritti fondamentali di ogni cittadino: dalla possibilità di assistere il compagno/la compagna ricoverato/a in ospedale alla presenza nell'asse ereditario. Con l’attuale assetto legislativo, le coppie eterosessuali possono decidere di sposarsi e dunque accedere ai diritti di cui sopra; se scelgono diversamente sanno che non ne godranno. Questa possibilità di scelta è invece preclusa a tutte le coppie omosessuali: a loro l’accesso a quei diritti è sempre e comunque negato.
Vanity Fair e i firmatari di questo appello la invitano quindi a farsi carico del problema, e a portarlo all’attenzione del governo di cui fa parte.
ci rivolgiamo a Lei in quanto titolare del dicastero del Lavoro e delle Politiche sociali con delega alle Pari Opportunità. L’Italia, assieme alla Grecia, è l’unico Paese dell’Unione Europea a non offrire alle coppie omosessuali alcuna opzione: né matrimonio né patto civile. Si crea così una palese disparità tra le coppie conviventi a seconda dell’orientamento sessuale. Questa disparità porta a gravi ed evidenti discriminazioni che vanno a toccare diritti fondamentali di ogni cittadino: dalla possibilità di assistere il compagno/la compagna ricoverato/a in ospedale alla presenza nell'asse ereditario. Con l’attuale assetto legislativo, le coppie eterosessuali possono decidere di sposarsi e dunque accedere ai diritti di cui sopra; se scelgono diversamente sanno che non ne godranno. Questa possibilità di scelta è invece preclusa a tutte le coppie omosessuali: a loro l’accesso a quei diritti è sempre e comunque negato.
Vanity Fair e i firmatari di questo appello la invitano quindi a farsi carico del problema, e a portarlo all’attenzione del governo di cui fa parte.
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